valencia, Ciudad de Las Artes y las Ciencias
Ciudad de Las Artes y las Ciencias

Valencia storica e Valencia futurista, queste sono le due anime che convivono nella città. Da una parte un passato arabo e cristiano che è possibile anche gustare nei sapori e nelle tradizioni della cultura valenciana. Da un’altra parte la Città delle Arti e delle Scienze, un mondo che catapulta il viaggiatore alla scoperta e agli sviluppi futuri della ricerca scientifica.  

LA STORIA

Il console romano Decimo Junio Bruto fondò la città di Valencia nel 138AC. Quando arrivò con i legionari decise di stabilire il primo nucleo in un’isola al centro del Fiume Turia. Dopo di che organizzò la città secondo la classica centuriazione, ovvero divisone in reticolo ortogonale.

Con la decadenza dell’impero giunsero a Valencia i visigoti. Nonostante fossero vichinghi del Nord, erano cristiani e imposero il Governo dei Vescovi. Iniziarono così a sviluppare la Seu Valenciana, ovvero il barrio dove oggi si trova la Cattedrale che ha costituito per secoli il centro della vita politica e religiosa della città.

Nel 711 gli Arabi giunsero in Spagna attraverso lo Stretto di Gibilterra, nel 714 arrivarono a Valencia e cacciarono i goti, la cui sconfitta fu facile a seguito delle numerose lotte intestine. Gli arabi governarono dal 714 al 1238.

Nel 1238 fu il momento della Riconquista. Jaime I di Aragona, dopo una battaglia estenuante, sconfisse gli arabi il 9 di ottobre del 1938 proclamandosi Re del Regno di Valencia e dando avvio all’epoca cristiana.

Quando Jaime I arrivò a Valencia, c’erano solo moschee. Di conseguenza divise la città in 13 parrocchie e ne costruì una chiesa per ognuna di queste. Le più antiche erano: La Chiesa di Santa Catalina in Plaza Lope de Vega, la chiesa di San Juan di fronte al mercato e la Cattedrale.  La cosa particolare della Chiesa di Santa Catalina è la sua facciata. Si tratta della facciata più stretta d’Europa. Quella più stretta al mondo si trova in Sud America ed è di 205 cm, appena 2 cm più piccola di Santa Catalina.

PIATTI TIPICI

Il piatto per eccellenza è sicuramente la paella. Quella valenciana è fatta da riso con pollo, coniglio, lumache e due tipi di verdura: la bachoqueta e il garrofon, simili a fagioli, tipici della comunità valenciana.

Oltre alla paella, una specialità tipica è la horchata con fartons. La horcahta è una bevanda bianca fatta con un tubero chiamato chufa. Lo portarono gli arabi come anche il riso e si coltiva in Africa e a Valencia. Viene accompagnata dai fartons, brioche che si intingono nella horchata. La Horchateria de Santa Catalina è uno dei luoghi più antichi in cui provare questa specialità.

valencia, horchata con fartons

ESTACIÓN DEL NORTE (STAZIONE DEL NORD)

Si chiama stazione del Nord anche se in realtà si trova a sud della città. Questo perché l’associazione che ne curò la costruzione si chiamava: “caminos del hierro del norte”, come dimostra l’inscrizione che si trova al suo interno. Si tratta di un edifico nuovo, terminato di costruire nel 1917. Lo stile modernista prende la denominazione di viennese e le decorazioni hanno l’intento di ricordare la grandezza di Valencia e della Comunità valenciana. Il rombo di color rosso e oro è il simbolo di Aragona. Ci sono inoltre mosaici di ceramica, dal momento che la ceramica  era una delle produzioni principali della città.

valencia, estacion del norte

Entrando ci si ritrova in quella che un tempo era la caffetteria della stazione. Oggi è la sala dei mosaici, ci sono infatti frammenti di ceramica ai muri, tradizione con cui un tempo venivano abbellite le case e prende il nome di trencadís, lo stile di Barcellona. Le decorazioni rappresentano scene tipiche della comunità valenciana come le baracche valenciane, case antiche che possiamo incontrare nel campo o nell’albufera; case di pescatori e agricoltori, fiori. Interessante è anche notare la donna raffigurata davanti al miquelete, la torre campanaria della cattedrale. E’ vestita con la valenciana, un vestito di seta tipico di questa zona. A Valencia c’è la Loggia della Seta, che rappresentava il luogo di commercio più importante durante il secolo d’’oro (XV secolo). Tuttavia nel 1800 ci fu un’epidemia e tutte le piante destinate alla produzione di seta morirono, per cui si riconvertì la produzione con quella di arance. Inoltre tra le decorazioni si può vedere l’albufera. E’ un lago a 15 km a sud della città. La parola viene dall’arabo e significa piccolo mare. Oggi giorno le sue dimensioni sono ridotte a causa dell’intensa coltivazione di riso che richiede molta acqua. Anche il riso è stato portato qui dagli arabi dando vita ad uno dei piatti tipici di Valencia: la paella.

PLAZA DE TOROS

La Plaza de Toros è stata costruita nel 1850 ispirandosi all’anfiteatro Flavio. E’ nota per la corrida che tuttora si svolge in occasione di feste particolari come la Feria de Fallas a Marzo, la Feria de Julio a Luglio e El Dia de la Comunidad Valenciana ad Ottobre. Si utilizza anche per concerti e fiere. Nonostante le corride suscitino sdegno da parte di sostenitor dei diritti animali, molti continuano a rispettare le tradizioni.

valencia, plaza de toros

PLAZA DEL AYUNTAMIENTO (PIAZZA DEL COMUNE)

La Piazza del Comune ha cambiato molto la sua estetica nel corso degli anni. Di solito è una piazza vuota anche se nel periodo natalizio si riempie di mercatini, piste di ghiaccio ed enormi sfere. Prima del 1917, la Stazione del Nord arrivava fino a questa piazza. Il palazzo, oggi sede del comune, già esisteva agli inizi del 1800, era una casa di insegnamento per bambini poveri costruita per volere di un vescovo. Il comune, invece, sorgeva in un edificio vicino alla Cattedrale, tuttavia a metà del 1800 ci fu un grave incendio e di conseguenza fu trasferito nell’attuale piazza. Nel 1906 si iniziò la facciata adottando uno stile neoclassico con colonne e capitelli dorici e corinzi.

Alzando la testa notiamo un balcone, questo è molto importante perché dagli anni ’60, ogni anno dal 1 al 19 marzo, si celebra la Festa de las Fallas, una festa che vede la città riempirsi di enormi immagini di cartongesso. Durante queste celebrazioni la Fallera Mayor, la dama principale della festa, sale nel palazzo del comune e dal balcone proclama l’inizio della, mascletà, uno degli eventi più importanti di questa festa. Durante la mascletà  le associazioni di pirotecnia si uniscono nella piazza e organizzano spettacoli con petardi e fuochi di artificio che durano in maniera continuativa dagli 8 agli 11 minuti causando una vibrazione così forte da far tremare i vetri del palazzo del municipio.

Sul balcone sventolano le bandiere della comunità valenciana, della Spagna e dell’Europa, mentre in alto è stato scolpito lo scudo di Valencia, sormontato da un pipistrello, simbolo della città . Le leggende che ruotano attorno alla simbologia di questo animale sono varie. La prima è che gli arabi, abitanti di Valencia dopo i romani, allevavano pipistrelli per poi mangiarseli. La seconda è che il re cristiano Jaime I, come anche gli altri re protagonisti della riconquista, portavano un elmo di dragone. In alcune rappresentazioni il dragone si trasformò in pipistrello. La terza, forse quella più conosciuta, narra che una notte, durante la lunga guerra tra cristiani e musulmani, Re Jaime sentì un rumore nella sua tenda che lo fece svegliare e si rese conto che gli arabi stavano attaccando di sorpresa Valencia. Rapidamente svegliò i suoi soldati e salvò la città. Fu un pipistrello che sbattendo fortemente le sue ali lo svegliò.   

MERCADO CENTRAL (MERCATO CENTRALE)

Il mercato centrale di Valencia è uno dei più grandi d’Europa. Al suo interno si trovano solo cibo e bevande. La sua costruzione fu terminata negli anni 20 del XX secolo, come anche la Stazione Centrale. I motivi decorativi sono infatti simili: ceramiche, ferro e cristallo.

LONJA (LOGGIA DELLA SETA)

valencia lonja de la seda

La lonja è uno degli edifici più caratteristici della città di Valencia. Viene dalla parola italiana LOGGIA che è un portico. Quando nel XV secolo la borghesia valenciana cominciò a diventare nota per il commercio non solo della seta, ma anche di altri materiali, e soprattutto per il commercio marittimo, c’era necessità di un portico più grande che trasferisse l’importanza di Valencia nel secolo d’oro. Nel 1482 si costruì la lonja de la seda, un edificio in stile gotico, oggi patrimonio dell’UNESCO, in cui commerciare e fare affari. E’ composta da diverse parti principali:

  • La sala de la contratación (sala della contrattazione);
  • El torreón torre nella cui parte inferiore è situata la cappella;
  • Nella parte superiore un carcere per i commercianti accusati di frode;
  • Esteriormente un cortile di aranci;

Un’ultima terminata di costruire a metà del 1500 e che è distinguibile per lo stile rinascimentale, a differenza delle altre in stile gotico mediterraneo.

Sala de la contratación

La sala della contrattazione è sorretta da colonne tortili che si attorcigliano verso l’alto. Nel punto più alto raggiunge i 17,40 m di altezza. Le decorazioni si chiamano MASTRO PICAPIEDRA, in quanto erette nel 1400 scolpendo la pietra a colpi di martello. L’architetto che le progettò fu Pere Compte. Anche se non era un edificio religioso, è ricco di immagini grottesche, animalesche e spaventose che ricordano come la frode e il commercio illegittimo era punito con l’inferno. Il soffitto, al contrario fu dipinto di blu nell’intento di ribadire come il buon commercio fosse ripagato con le porte del paradiso. A corollario dell’intento iconografico c’è un’iscrizione latina che recita: “Sono una casa famosa, costruita in quindici anni. Ammirate e vedete, concittadini, com’è buono il mestiere che non porta frode nella parola, che giura al prossimo e non lo delude, che non usa il suo denaro con usura. Il mercante che agisce in questo modo traboccherà di ricchezze e godrà in seguito della vita eterna”.

valencia, lonja

Cappella

Situata alla base del Torreón, vi si accede attraverso la Sala della Contrattazione. E’ dedicata alla Vergine della Misericordia e sorretta da 4 colonne in cui sono raffigurati i 4 evangelisti.

Tribunal del Mar

Era la sala in cui si discutevano tutte le questioni legate al commercio marittimo. E’ formato da 3 parti: il piano terra, nel seminterrato custodivano il materiale, tra cui anche armi in caso di attacco; nella parte superiore c’è un altro salone importante per l’artesonado, un soffitto a cassettoni in legno. Anche il tribunale del mare è in stile gotico e ricco di iconografia volta a ricordare l’importanza di un commercio legale e giusto.

CATEDRAL (CATTEDRALE)

E’ la chiesa più importante e più grande di Valencia. Si costruì nel corso di molti secoli, motivo per cui si possono ammirare diversi stili architettonici. Ci sono 3 porte principali.

  • La porta barocca, la più nuova;
  • La porta romana, la prima ad essere costruita;
  • La porta gotica.

La leggenda racconta che Re Jaime I arrivò qui con un martello, distrusse la moschea centrale e vi pose la chiesa. In realtà la storia fu più lunga. Re Jaime I arrivò a Valencia nel 1238 e la cattedrale iniziò ad essere costruita nel 1262. In questi 30 anni l’edificio rimase lo stesso ma ci fu un processo di conversione, quindi di cambio del culto da musulmano a cristiano.

Tra le parti più importanti della Cattedrale si trova:

  • il Miguelete, la torre campanaria in stile gotico;
  • la Girola, la parte più antica, si tratta dell’altare posto al centro e circondato a mezza luna da 8 cappelle;
  • la cappella in cui si conserva l’unico Santo Graal riconosciuto dal Vaticano, in origine l’antica sala capitolare dei monaci in cui si tenevano riunioni.

Nel XV secolo, Pere Compte, lo stesso architetto della Lonja, insieme ad altri unirono queste 3 parti dando vita alla struttura della Cattedrale come la conosciamo oggi.

La porta gotica, o porta degli apostoli, è così chiamata proprio perché al suo esterno ci sono rappresentazioni di apostoli e martiri. Purtroppo mancano alcune parti del corpo perché la pietra utilizzata in epoca gotica non era resistente. Proprio in questo punto ha luogo una rappresentazione molto particolare. Tutti i giovedì alle ore 12 si tiene il Tribunale delle Acque. Arriva un giudice e 9 signori vestiti di nero, ognuno dei quali rappresenta un canale d’irrigazione del territorio valenciano. Si discute di questioni legate alla distribuzione dell’acqua, è solo orale e ciò che viene stabilito non è appellabile. E’ il tribunale più antico d’Europa, si svolge dall’800 in epoca araba, quando i musulmani iniziarono a canalizzare l’acqua del Fiume Turia affinché arrivasse ad ogni parte della Comunità. Oggi giorno pare che si trovi  un accordo prima di scendere in piazza per evitare scandali pubblici.

valencia, catedral

FORO ROMANO E PLAZA DE LA VIRGEN

Piazza Décimo Junio Bruto rappresenta il nucleo della città romana, dal nome del console fondatore di Valencia nel 138 AC. In questo luogo si incrociavano le due strade principali: il Cardo Romano, l’attuale Calle Salvador, che attraversava la città da nord a sud. E il Decumano, l’attuale Calle Cabelleros, che attraversava la città da ovest a est. Attraverso una lastra di vetro è possibile vedere i resti della civiltà romana.

Plaza de la Virgen, sorge in quello che una volta era il foro romano di Valencia. Si tratta di una piazza che rappresenta tanto il potere politico che religioso della città. Qui infatti si trova la sede della Generalidad Valenciana, ovvero il governo della comunità. Ma anche la famosa Iglesia de la Virgen de los Desamparados, la Chiesa dedicata ai nullatenenti. L’immagine della Vergine al suo interno si trovava un tempo nella Cattedrale, ma nel 1600 ci fu una peste e la gente iniziò a pregare la Vergine per chiederne la fine. Quando la peste terminò la statua fu messa nella Iglesia de los Desamparados.

valencia, plaza de la virgen

JARDINES DEL TURIA (GIARDINI DEL TURIA)

Si tratta del parco più grande di Valencia, un polmone verde che si estende per 9km. Spesso gli autoctoni dicono “vamos al río” “andiamo al fiume” per indicare il parco, nonostante non ci sia nessun corso d’acqua. Questo perché fino al 1957 qui scorreva un fiume vicino alla città. Tuttavia, le numerose inondazioni spinsero il governo a deviarne il corso verso sud per farlo sfociare direttamente nel Mediterraneo. Oggi nei jardines del Turia hanno luogo concerti e attività, e soprattutto è sede della bellissima Ciudad de Las Artes y las Ciencias.

CIUDAD DE LAS ARTES Y LAS CIENCIAS

Si compone di 3 attrazioni:

  • Museo de las Ciencias Principe Felipe;
  • Oceanogràfic;
  • Palau de las Arts Reina Sofía.

Tutti e tre si contraddistinguono in primo luogo per la struttura esterna, uno degli esempi più importanti dell’architettura futurista in Spagna.

valencia, ciudad de las artes y las ciencias

BARRIO DEL CARMEN E STREET ART