
COSA VEDERE
Passeggiare per la città di Siviglia significa rivivere l’intreccio di una storia antica secoli. Dai romani, agli arabi, dalle conquiste dei re cristiani alla scoperta del nuovo mondo con Cristoforo Colombo.
I simboli che rendono unica questa città sono la Cattedrale di Siviglia con la torre della Giralda. Vicino a questa un’altra costruzione è d’obbligo visitare: il Real Alcazar o Palazzo Reale. Passeggiando per la città è bellissimo farsi ammaliare dalla magnificenza di due piazze che si trovano nel Parque de María Luisa: Plaza de España e Plaza de América. Il quartiere di Triana ha un cuore tutto suo: aggirandoci per questo barrio si può ammirare il Castillo San Jorge, oggi museo, un tempo sede dell’Inquisizione; gli azulejos ovvero le piastrelle in ceramica e Calle Betis, centro della movida notturna sivigliana.
CATTEDRALE DI SIVIGLIA
La cattedrale di Siviglia è la cattedrale gotica più grande al mondo ed è terza per dimensioni al mondo dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra. La sua costruzione iniziò nel XII quando Siviglia era sotto il governo dal popolo musulmano degli Almohadi. Gli Almohadi decisero di costruire in questo punto la moschea più grande di Siviglia. Ce n’era un’altra nella zona in cui oggi sorge la Chiesa del Salvatore. La moschea aveva 17 navate e se entrava dalla Porta del Perdono.
Più tardi nel 1248 il re cristiano Ferdinando III di Castiglia, detto Fernando III il santo, ovvero il Santo Patrono di Siviglia, conquistò la città e la moschea divenne cattedrale gotica. Dell’antica moschea si conserva solamente il cortile delle abluzioni dove i musulmani si lavavano viso, mani e piedi prima di entrare e la GIRALDA, il minareto dell’antica moschea, oggi simbolo della città di Siviglia. La Giralda ha un basamento romano perché i musulmani riutilizzavano materiali del periodo romano. Mentre il corpo è musulmano, del XII secolo e ricco di una decorazione a rombi, tipica dell’arte degli Almohadi. La parte superiore è cristiana, possiamo vedere 24 campane, i gigli che simboleggiano la purezza della Vergine Maria. Questa chiesa infatti si chiama Cattedrale di Santa Maria della Sede di Siviglia. In cima, infine, possiamo vedere il GIRALDILLO. Si tratta di una statua di una donna in bronzo con una palma e una croce, rappresentante il trionfo della chiesa cristiana sulla fede musulmana.

Questa cattedrale ha alcune caratteristiche particolari. Di solito le cattedrali gotiche hanno una pianta a croce latina, mentre questa ha una pianta rettangolare perché è stata costruita sulla pianta dell’antica moschea. Di solito nelle cattedrali gotiche troviamo l’altare maggiore, in cui si celebra la messa, nella zona dell’abside. Mentre in questa cattedrale troviamo l’altare maggiore al centro perché nella zona dell’abside si trova la Cappella Reale.

Altare Maggiore
Si tratta della zona più importante della cattedrale. Qui si trova il coro, con 117 sedie distribuite in 2 gallerie. E’ stato realizzato in legno intagliato e ci sono scene dell’antico e del nuovo testamento. Al centro si trova il leggio gigante per i libri corali. Questa parte della Chiesa è usata in occasioni importanti come Natale, l’Immacolata Concezione e il Corpus Domini.
Sempre nell’altare maggiore si trova la pala d’altare più grande della cristianità. Ha un’altezza di circa 28 metri e una larghezza di circa 18 metri. E’ stata disegnata dall’architetto fiammingo Peter Dancart anche se gli artigiani che hanno collaborato erano sia spagnoli che fiamminghi. Qui sono rappresentate 44 rilievi e più di 200 immagini. Tra queste è interessante notare la scultura in argento della Madonna con il Bambino.E’ la Virgen de la Sede. Secondo la leggenda fu un regalo di Re Alfonso X il saggio. Inizialmente si trovava in una stanza privata del re nel Real Alcázar. Il re la trasferì nella Cattedrale per celebrare la festività della natività della Vergine Maria. Ai fedeli piacque così tanto che chiesero al re di farla restare nella Cattedrale. Il re Alfonso X accettò a condizione di essere sepolto nella Cappella Reale della Cattedrale. Così fu.
Altare lato nord
Al centro si trova la Madonna con il melograno. Ai lati San Isidoro e San Leandro, i santi patroni di Siviglia. A Siviglia abbiamo:
- Santo Patrono: San Fernando (Ferdinando III di Castiglia) divenuto Santo perché conquistò la città nel 1248;
- Santa Patrona: Virgen de los Reyes, la Madonna dei Re;
- Santi Patroni: San Isidor e San Leandro, due vescovi visigoti;
- Sante Patrone: Santa Giusta e Santa Rufina.
Cappella di Sant’Antonio
Custodisce la gigantesca tela di Murillo del 1656 raffigurante la visione di Sant’Antonio da Padova. Un pezzo di tela fu trafugato nel 1874 e ritrovato 4 mesi dopo in un negozio di antiquariato a New York. A sinistra possiamo vedere le sante patrone di Siviglia Santa Giusta e Santa Rufina che di solito sono rappresentate con la Giralda sullo sfondo perché secondo la leggenda hanno protetto la torre durante un forte terremoto a Siviglia.

Altri simboli interessanti sono il leone e il castello. Il castello, simbolo del regno cristiano di Castilla e il leone simbolo del regno di León.
La spagna aveva 4 regni: Castiglia, León, Navarra e Aragona. Re Ferdinando III unificò i Regni di Castiglia e León. La Riconquista spagnola per scacciare i musulmani dalla Penisola Iberica durò fino al 1492, anno in cui anche Granada, l’ultimo baluardo arabo, fu conquistata dai re cattolici.

La tomba di Cristoforo Colombo
Cristoforo Colombo è sepolto qui. Aveva due figli: Diego e Fernando. Fernando era il figlio illegittimo. Tuttavia aveva un buon rapporto con il padre, lo accompagnò verso la scoperta del nuovo mondo. Fernando Colombo non è sepolto in questo tempio per essere un conquistatore come il padre, ma per il suo apporto culturale. Aveva la passione di collezionare libri e creò una delle biblioteche più importanti al mondo, la biblioteca colombina. A Siviglia c’è l’Istituzione Colombina, con la maggior parte dei libri della collezione di Fernando Colombo.
In questa tomba possiamo vedere i 4 uomini che rappresentano i 4 regni della spagna: il castello simbolo di Castiglia; il leone simbolo di León; le catene simbolo di Navarra, rappresentano le catene degli schiavi del sultano Al Nasir che il re cristiano Sancho VII di Navarra ha rotto durante la battaglia di battaglia di Las Navas de Tolosa e il pipistrello, simbolo di Aragona. A proposito di Aragona, secondo la leggenda il re cristiano Jaime I si svegliò una notte a causa del rumore di un pipistrello. Grazie a ciò, l’attacco a sorpresa organizzato per quella notte dai musulmani fu sventato e il pipistrello divenne il portafortuna del regno di Aragona.

Santa Giusta e Santa Rufina – Dipinto di Goya
A sinistra si possono vedere le sante patrone di Siviglia, Santa Giusta e Santa Rufina, che di solito sono rappresentate con la Giralda sullo sfondo perché secondo la leggenda hanno protetto la torre durante un forte terremoto a Siviglia.
Erano due sorelle che abitavano a Siviglia nel III DC sotto il dominio dei romani. Una volta all’anno a Siviglia si organizzava una festa pagana in onore della dea Venere, in cui si svolgeva una processione chiedendo contributi per finanziarla. Quando arrivò a casa di Giusta e Rufina, loro si rifiutarono di pagare i soldi corrispondenti perché contro la loro fede cristiana. Ne scaturì una rivolta e l’immagine della dea Venere cadde e si ruppe. Il prefetto di Siviglia Diogeniano ordinò di incarcerare le due sorelle, prima morì Giusta. Poi il prefetto decise di portare Santa Rufina nell’anfiteatro per affrontare un leone, ma quest’ultimo non l’aggredì e si passò alla decapitazione. Santa Giusta e Santa Rufina non hanno mai rifiutato la loro fede cristiana diventando così le due sante patrone di Siviglia.
Erano ceramiste, abitavano nel quartiere di Triana (il quartiere ceramista della città), per questo motivo di solito si rappresentano con piatti e oggetti di ceramica, con la palma di martirio, simbolo cristiano e Goya le rappresentò nel quartiere di Triana. Sappiamo che si tratta di Triana perché dietro scorre il fiume Guadalquivir e la Giralda. Il nome Triana deriva da Traiana che è una colonia fondata dall’imperatore Traiano. Mentre Guadalquivir è una parola araba che significa grande fiume. Nel periodo dei romani il fiume si chiamava Betis, come la via principale del quartiere di Triana, Calle Betis. Successivamente i musulmani cambiarono il nome in Guadalquivir.
Cappella Reale
La Cappella Reale viene aperta solo per celebrare la messa. Qui si trova la tomba di Alfonso X il saggio. Al centro la scultura della Virgen de los Reyes. Ma anche la tomba con il corpo imbalsamato di Fernando III e la tomba della consorte Beatrice di Svevia.



REAL ALCÁZAR - PALAZZO REALE DI SIVIGLIA
La parola Alcázar viene da una parola musulmana che significa castello o fortezza. Nel periodo romano questa zona era all’esterno delle mura della città. Dove adesso c’è la cattedrale, lì c’era il foro delle corporazioni. Nel periodo dei visigoti questa zona fu adibita all’uso funerario e religioso. Ad esempio dove c’è l’uscita dell’Alcázar, sono stati trovati resti di un’antica basilica paleocristiana. Più tardi, nel periodo dei musulmani, il Califfo di Cordoba, Abd al-Raḥmān III, nel XDC ordinò di costruire qua la residenza del governatore. Successivamente diversi re hanno ordinato di ampliare i diversi palazzi oppure di restaurare quelli precedenti. Tra le parti più interessanti da visitare sicuramente c’è la casa della contrattazione, il palazzo mudejar, i giardini.
Prima di addentrarci nella residenza, si passa attraverso una ricca collezione di ventagli europei del XVIII e XIX secolo. Il più importante è quello che regalato ai reali Alfonso XII e Maria Cristina come ricordo per il loro matrimonio.

Sala dell’Ammiraglio
Era usata per udienze, mostre, eventi sociali. Da notare è il quadro raffigurante la more di San Fernando nel Real Alcázar 4 anni dopo la conquista di Siviglia, a 50 anni, nel 1252. Prima di morire lascia la spada e la corona come simbolo di umiltà.
Casa della contrattazione
Dopo il 1492, anno della scoperta dell’America, Siviglia divenne il centro del commercio. Di conseguenza i re cattolici ordinarono di costruire nel 1503 la casa della contrattazione, un organo istituzionale per regolare il commercio e la navigazione della spagna con le indie spagnole. Nella casa della contrattazione c’è una pala d’altare con un dipinto raffigurante la Madonna dei Navigatori. Sotto il suo manto possiamo vedere alcuni personaggi chiave della storia spagnola, tra cui Cristoforo Colombo e Carlo V. Nella parte inferiore ci sono 7 tipi di nave utilizzate a quel tempo. E sono presenti anche i santi come Sant’Elmo, San Giovanni Evangelista, San Sebastiano. I muri sono decorati con arazzi e stemmi di Castiglia. Mentre il soffitto bellissimo è in stile rinascimentale, ma con influenza mudejar.

Palazzo Mudejar
E’ la parte più bella della fortezza. Fu costruito nel XIV secolo dal re Pietro I detto il giustiziere o il crudele. E’ costruito in stile Mudejar, uno stile artistico particolare fatto da musulmani assunti da cristiani. La parola Mudejar viene dalla parola ispano-musulmana che significa addomesticato o sottomesso. Si riferisce ai musulmani che potevano vivere nel territorio conquistato dai cristiani in cambio di un servizio. I musulmani conoscevano il mestiere dell’artigianato, inoltre usavano materiali economici per la costruzione dei palazzi. Ai cristiani piaceva la decorazione araba, per questi motivi i re cristiani decisero di assumere questi artigiani per la costruzione di chiese e palazzi.
Osservando la facciata del palazzo notiamo subito influssi della decorazione araba: le iscrizioni, l’arco polilobato, le colonne sottili anche se con capitelli corinzi perché i musulmani riutilizzavano i materiali del periodo romano. In tutto il palazzo la decorazione geometrica è una costante. La geometria infatti rappresentava la perfezione, ovvero Dio. A questo proposito possiamo leggere iscrizioni in arabo che dicono sempre la stessa cosa: Allah unico Dio. Un altro simbolo arabo era la stessa ad 8 punte che era usata per indicare la fine di un capitolo del corano ma anche il paradiso, dal momento che nell’immaginario questo era rappresentato da 8 montagne. Allo stesso tempo sono presenti altre icone cristiane come il leone e il castello.
Questo palazzo è organizzato intorno a 2 cortili, il cortile delle ragazze e il cortile delle bambole, il primo era la zona ufficiale del palazzo, mentre il secondo quella privata. Il cortile delle bambole ha questo nome perché gli artigiani che lavorarono alla sua costruzione hanno nascosto nella decorazione 16 facce di bambole. Secondo la legge scoprirle tutte 16 porterebbe fortuna.




Sala del Trono
E’ una tra le più importanti. La meravigliosa cupola meravigliosa prende il nome di cupola de media naranja mezza arancia, perché ha la forma di una mezza arancia e simboleggia il potere di Dio: sopra il potere del re c’è solo il potere di dio.
In questa stanza ci sono diversi simboli, tra i quali il plus ultra. Secondo la leggenda la città di Siviglia ebbe origine 3000 anni fa quando un commerciante fenicio chiamato Melqart, dopo aver fondato la città di Cadice, avanzò lungo il fiume Guadalquivir e fondò una colonia in questa zona. Piu tardi questo commerciante diventò un semidio e ricevette il nome di Ercole. Piu tardi Giulio Cesare fondò la colonia di Siviglia. Di conseguenza per i sivigliani Ercole è il fondatore della città e Giulio Cesare il ri-fondatore.
Quando arrivò l’imperatore Carlo V s’inventò il suo motto: plus ultra tra le colonne di Ercole, ovvero il mio impero arriverà oltre la fine del mondo. Al centro si può notare un simbolo ebraico, la stella di David. Alfonso X il saggio, figlio di San Fernando, donò agli ebrei un quartiere per loro, mettendo le mura e 3 sinagoghe. Gli ebrei abitarono a Siviglia fino all’anno 1391, quando ci fu un assalto al quartiere ebraico e il 60% degli ebrei morirono. Alla fine del 1492 furono espulsi definitivamente.



Giardini reali
I giardini dell’Alcazar occupano 7 ettari. In passato erano orti musulmani. Successivamente si trasformano in luoghi di riposo con una funzione fondamentale: erano usati come vivaio per coltivare piante che venivano dalle Indie. In questi giardini ci sono più di 170 specie diverse e sono divisi in 2 parti la zona dei giardini antichi e quella dei giardini moderni, anche se quella più affascinante è la prima.

PARQUE DE MARIA LUISA (SIVIGLIA)
In una visita a Siviglia non può mancare una passeggiata in uno dei parchi più belli di tutta Spagna: Parque de Maria Luisa. Qui sono assolutamente da visitare Plaza de España e Plaza América. Plaza de España è ricca di simbologia. Ha una forma semi-ellittica perché simboleggia l’abbraccio tra Spagna e America e guarda verso il fiume Guadalquivir. Costruita in occasione dell’Esposione iberoamericana del 1929, ha 4 ponti che rappresentano i 4 regni di Spagna: Leon, Castiglia, Aragona e Navarra.



