Lago di Molveno - Trekking al Rifugio Croz dell'Altissimo
Da Molveno si prende la funivia che sale all’altopiano di Pradel a quota 1350 m e da cui si può ammirare il Lago di Molveno dall’alto. Da lì inizia un itinerario ad anello. Prendendo il sentiero 340 si arriva al Rifugio Croz dell’Altissimo a1480 m. Al ritorno si può prendere il sentiero 319 per Valle delle Seghe da cui si raggiunge la Baita Ciclamino per giungere infine al Lago di Molveno. L’intero percorso, senza prolungate interruzioni, dura poco più di 3 ore.




Lago di Molveno - Trekking Lungolago Molveno
Un trekking piacevole lungo alla scoperta degli angoli nascosti del Lago di Molveno. Il percorso è di 11 km che si percorrono facilmente in circa 2 ore, essendo il dislivello di soli 200 m.



Sentiero Le Glare e Lago di Tovel (Val di Non)
Una domenica primaverile all’insegna delle bellezze naturali della famosa Val di Non, la valle trentina conosciuta per le sue mele. Sono arrivata il sabato pomeriggio pernottando in un albergo al centro di Tuenno in modo da partire la mattina successiva verso le 8 verso il Lago di Tovel. Invece di parcheggiare nei pressi del lago ho preferito lasciare l’auto al ristorante “Al Capriolo”. Da lì parte il Sentiero Le Glare, a 6 km dal lago.
Si tratta di un sentiero che si snoda su differenti conformazioni e con la fine dell’inverno si può ammirare tutta la forza rigeneratrice della primavera. Inizia con una via nel bosco passando ai lati del Torrente Tresenga, un emissario del Lago di Tovel che con il gelo invernale scende sotto quota 1177 m s.l.m fino a prosciugarsi. Poco dopo si arriva ai “laghi effimeri”, letteralmente “che durano un sol giorno”. Si tratta di due laghi che si riempiono nella tarda primavera in seguito al disgelo, calano considerevolmente durante l’estate e scompaiono con l’arrivo del gelo invernale. Quello che colpisce maggiormente è lo specchio d’acqua cristallina che alterna colori dal verde acqua al blu zaffiro a seconda del gioco di luci del sole. Proseguendo si arriva nella vera e propria zona detritica da cui il sentiero prende il nome “le glare”, formatasi a seguito di una frana ciclopica che stravolse la vallata in epoca medievale.




In circa due ore si raggiunge il Lago di Tovel uno specchio d’acqua cristallina incastonato nella cornice delle dolomiti del Brenta. E’ detto anche Lago Rosso perché fino agli anni ’60 si tingeva di rosso in seguito alla fioritura dell’alga “Tovellia Sanguinea” durante il periodo estivo. Ora questo fenomeno è scomparso, ma il fascino di questo lo rendono la meta ideale per coloro che ricercano la bellezza e la tranquillità degli ambienti di montagna. Lungo il lago si snoda un sentiero circolare di 3,7 km. L’ho percorso in senso orario facendo una breve deviazione alla Cascata del Rislà. Prima di ricongiungermi al punto in cui ho iniziato il giro ad anello, guardo verso il sentiero 309 che in un’ora e mezza porta alla Malga Tuena, nel cuore delle Dolomiti. E’ ancora presto per andare, il rifugio è chiuso e la neve non si è ancora sciolta. Aspetterò qualche altra settimana prima di riprendere il mio trek da lì. Ripercorro il sentiero de Le Glare ne senso inverso prima di ripartire per la prossima meta.




Santuario di San Romedio (Val di Non)
Un altro luogo incantato del Trentino è il santuario di San Romedio, un ardito complesso architettonico edificato in epoche diverse che si erge in cima ad una rapida scalinata nel cuore della Val di Non. La figura di San Romedio si contestualizza nel periodo dell’eremitaggio sviluppatosi in Europa tra il X e l’XI secolo. Appartenente ad una ricca famiglia bavarese-tirolese durante un pellegrinaggio a Roma decise di donare tutti i suoi averi alla Chiesa e di vivere in completa austerità dedicando la propria vita a Dio. Scelse la Val di Non, nel punto in cui il fiume San Romedio e di Verdes si incontrano. Dopo la sua morte la sua tomba scavata nella roccia divenne meta di pellegrinaggio e intorno all’anno 1000 i fedeli costruirono la prima chiesa, preludio al santuario che oggi conosciamo.
Per arrivare al santuario si può percorrere un sentiero suggestivo di 3 km che parte in prossimità del Museo Retico del paese di Sanzeno. Un vero e proprio sentiero scavato nella roccia da cui si possono ammirare le pareti strapiombanti del canyon.


