
Oggi faremo un viaggio alla scoperta di uno dei personaggi più emblematici della Baviera: Ludovico II, spesso tradotto in italiano come Luigi II. Luigi II fu Re della Baviera dal 1864 al 1886. Faceva parte del Casato dei Wittelsbach, la dinastia tedesca più longeva, rimasta al potere al sud della Germania dal 1180 al 1918. Fino al 1806 la Baviera era parte integrante del Sacro Romano Impero, quest’ultimo era diviso in territori autonomi a capo dei quali vi erano dei principi elettori che si riunivano nel collegio elettorale per scegliere l’imperatore. La Famiglia Wittelsbach ricoprì il ruolo di principi elettori fino a quando il Principe Elettore Massimiliano I Giuseppe, agli inizi del XIX secolo, stipulò un’alleanza con la Francia di Napoleone che portò la Baviera a diventare Regno nel 1806. Dopo Massimiliano I prese il suo posto il figlio Ludovico I, tradotto anche come Luigi II di Baviera, in seguito il figlio Massimiliano II e alla fine Ludovico II di Baviera.
Luigi II di Baviera durante la sua vita ordinò la costruzione di 3 castelli: Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee. Per capire il motivo per cui un regnante di fine ‘800 decise di erigere 3 castelli fiabeschi, occorre ripercorrere le tappe dell’infanzia e dell’adolescenza di questo regnante. Ricevette un’educazione rigida, lontana dagli affetti familiari e si appassionò di arte, letteratura, musica e soprattutto delle leggende medievali. Di conseguenza anno dopo anno cominciò a costruirsi un mondo parallelo che non rispecchiava l’Europa di fine XIX secolo in cui si trovò a governare.
Castello di Neuschwanstein
E’ il famoso castello incastonato tra le Alpi Bavaresi che ispirò il Castello de La Bella Addormentata di Walt Disney. L’idea nacque quando all’età di 16 anni Luigi II assistette all’opera Lohengrin di Richard Wagner, tratta dal poema epico tedesco medievale Parzival. Lo sfondo storico è la fine dell’ 800 quando re Enrico I di Sassonia incitava all’unione tedesca per difendere il territorio dagli ungari dell’est. Luigi II lesse quest’opera come un incitamento nei suoi confronti a fare della Baviera uno stato simbolo di cultura e guida per la Germania. Rimase così affascinato dall’opera che pochi anni dopo iniziò la costruzione dello Schloss Neuschwanstein, letteralmente il Castello della Nuova Pietra del Cigno dedicato al compositore Wagner. Luigi II nutriva una tale ammirazione per questo musicista da diventare suo mecenate.
Decise di costruirlo nei pressi della cittadina di Füssen perché proprio dall’altra parte sorgeva il Castello di Hohenschwangau, costruito da suo padre Massimiliano II e dove Ludovico II passò molti periodi della sua infanzia e della sua gioventù. Così trascorreva il suo tempo ammirando dall’altra parte del vallo le rovine di un castello medievale finché iniziò ad immaginare la costruzione di quello che sarà il futuro Schloss Neuschwanstein.



Entrando nel palazzo si può notare subito la commistione di generi artistici. dal romantico, al bizantino al tardo gotico. Inoltre il palazzo fu dotato di una serie di elementi all’avanguardia per quel tempo come il riscaldamento ad aria calda e l’acqua corrente negli appartamenti del re. Non solo, alcune stanze presentano motivi decorativi alle pareti che ricordano le saghe medievali a cui Ludovico II si ispirava. Tra queste il soggiorno reale, interamente dedicato al cavaliere del Santo Graal Lohengrin, una figura di grande nobiltà d’animo con il re finì per identificarsi. Un’altra sala interessante è la sala dei cantori, ispirata al salone del castello medievale di Wartburg in Turingia. A differenza di quest’ultimo, però, il re non usava questo enorme spazio per organizzare eventi, ma solo come omaggio alla cultura cavalleresca medievale.
Fu proprio nella sua camera da letto nel Castello di Neuschwanstein che Ludovico II fu arrestato l’11 giugno 1886 dopo essere stato dichiarato incapace di governare. Fu trasferito al Castello di Berg vicino a Monaco dove morì poco dopo all’età di 40 anni, affogato nel Lago di Starnberg in circostanze ancora poco chiare.




Castello di Linderhof
Dei 3 castelli, Ludovico II riuscì a vedere terminato solo quello di Linderhof, mentre nel Castello di Neuschwanstein si stima abbia passato solo 140 giorni. Il castello di Linderhof fu costruito tra il 1869 e il 1878. Negli ultimi 8 anni della sua vita il re bavarese era solito trascorrere due settimane a Monaco e due settimane nel Castello di Linderhof. Quest’ultimo era chiaramente ispirato a Versailles. Quando una volta si recò a Parigi, rimase così colpito dalla bellezza della reggia da replicare una Versailles in miniatura nelle Alpi Bavaresi. Appena entrati si può infatti ammirare la statua di Luigi XIV con la scritta latina Nec pluribus impar, non inferiore ai più. E’ molto bello passeggiare per i due giardini che circondano il palazzo: il giardino di Venere e di Nettuno.
Ludovico II non si sposò mai e condusse una vita molto ritirata. Negli ultimi anni si isolò sempre di più disattendendo i doveri di corte a Monaco e iniziando a invertire il giorno con la notte. Questo atteggiamento sfuggente unito all’impresa di usare il denaro di famiglia per la costruzione di castelli fiabeschi in memoria di un passato medievale ormai finito, gli valsero il nominativo di “folle”. Quando una commissione di stato lo dichiarò incapace di governare, suo zio prese il potere e iniziò a sfruttare i castelli in maniera turistica per cercare di recuperare il denaro investito.




Ludovico II di Baviera
Essere solo, assolutamente solo, in questo mondo aspro e tetro, solo con le mie idee, incompreso e sospettato, non è facile.
In realtà il re bavarese non era folle. Soffriva di una forte depressione e il fatto di ispirarsi a degli ideali cavallereschi risalenti ad un’epoca oramai finita, lo portarono a rinchiudersi sempre più in sé stesso.
Ma è grazie a questa sua contro tendenza che oggi i castelli della Baviera e in particolare Castello di Neuschwanstein sono una delle attrazioni più visitate di tutta la Germania.